TERAMO – Dal progetto della cabinovia di Colleparco, alla cabina Enel della Cona, che sarà spostata dall’altro lato della strada, nei magazzini della società elettrica. Alcuni giorni fa è stata sottoscritta tra il Comune di Teramo e la Regione Abruzzo, la convenzione che sancisce le modalità per lo spostamento della cabina Enel della Cona, attraverso l’impiego di parte dei fondi del Masterplan rifiutati dal Comune di Teramo per la costruzione della funivia tra città e ateneo. L’accordo si inserisce nelle operazioni inerenti l’intervento di delocalizzazione dell’impianto, finalizzato al recupero della vivibilità ambientale ed urbana del quartiere teramano.
Il costo di tale operazione è di 2.798.758 euro dei quali 2.500.000 finanziati dalla Regione nel quadro della progettazione denominata Masteroplan Abruzzo e il rimanente a carico del Comune.
Per l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Cavallari è "un grande risultato che consente di sviluppare le successive fasi del progetto, anche in relazione agli impegni economici assunti con Enel e che ci proietta verso le procedure tecnico-amministrative che consentiranno nel prossimo futuro lo spostamento definitivo della centrale elettrica e il miglioramento ambientale e qualitativo della zona. Un risultato e un esito che i residenti e la città intera aspettavano da decenni. Implicitamente, l’intesa testimonia che l’attività amministrativa è proseguita anche durante l’emergenza epidemiologica in corso”.
Il sindaco Gianguido D’Alberto, sottolinea che il Comune continuerà a eseguire tutti gli atti necessari per la realizzazione del progetto di delocalizzazione riservando particolare attenzione al rispetto del cronoprogramma. “Abbiamo raggiunto un obiettivo straordinario – dichiara il Sindaco – dopo che di esso ci siamo fatti carico sin dall’avvio dell’esperienza di governo della città, assumendoci tutti gli oneri amministrativi e tecnici. È questa una delle priorità, indicata anche nel nostro programma elettorale. Ricordo che tutta l’operazione è stata da noi recuperata dopo che era stata nei fatti abbandonata, senza che per essa si prospettasse esito alcuno. Ringrazio il comitato di quartiere che ha svolto un ruolo importante in tutta l’operazione, particolarmente complessa”.